“Link” è la storia di un legame e della sua evoluzione. Due creature unite da un abbraccio, rotolano nello spazio. Partono da uno stato in cui non esiste spazio di divisione tra loro. Sono uguali, quasi gemelli: si muovono come se fossero un unico corpo. E forse lo sono. Lentamente trovano piccole distanze e differenze. Si tolgono il cappuccio. I loro visi vengono così svelati. Soltanto loro due in un cerchio luminoso, il loro mondo perfetto. Incredulità, stupore, meraviglia. Inizia il gioco, anzi, infiniti giochi si creano a ciclo continuo. Crescere insieme significa danzare tra uguaglianze e progressive differenziazioni. Il mondo fuori inizia a chiamarli. Qualcosa di nuovo c’è da esplorare. Avviene un grande distacco. Uno dei due se ne va, esce dal cerchio. Per chi rimane, c’è da affrontare il vuoto lasciato dall’altro, la rabbia per l’abbandono, la solitudine e la paura di uscire. C’è da trovare nuove risorse, le proprie, per affrontare il mondo. In una parola, bisogna crescere.